Durante l’RHS Chelsea Flower Show, l’esposizione floreale svoltasi di recente, i rappresentanti di Floral Fundamentals hanno dato vita ad una bellissima mostra floreale utilizzando vari fiori e piante, incluse le rose Red Naomi di Porta Nova.
L’installazione è nata da un’idea di Morgan Douglas Nuth, un fiorista inglese che, insieme ad altri otto fioristi affermati, ha realizzato una creazione dedicata all’unità e alla bellezza, celebrandole con il vivido linguaggio dei fiori. Abbiamo scambiato due chiacchiere con Morgan, che ci ha raccontato, tra le altre cose, a cosa si è ispirato per questa mostra.
Qual è stato il tema generale della mostra al Chelsea Flower Show?
Il tema era l’UNITÀ. Abbiamo cercato di dimostrare che coltivatori di fiori e fioristi possono lavorare insieme per ispirare ed educare. Volevo far vedere che i coltivatori ci forniscono i fiori migliori e con questi fiori i fioristi di talento possono realizzare delle creazioni meravigliose.
Cosa ti ha ispirato l’idea?
Dunque, circa 2 anni fa volevo dimostrare a tutti che nonostante la Gran Bretagna avesse scelto di uscire dall’Europa, c’era ancora una cosa che ci legava: ovviamente i fiori. I fiori ci uniscono come fioristi e da sempre regalano emozioni a milioni di persone in tutta Europa. Volevo dimostrare che i fioristi europei possono lavorare insieme come un tutt’uno. Tuttavia non siamo riusciti a completare la mostra in tempo per l’esposizione floreale del 2017. Per quest’anno abbiamo deciso di dar vita a un progetto chiamato UNITÀ, che mostra come lavorare insieme sia ancora una componente fondamentale dell’ethos di Floral Fundamentals.
Quanti fioristi hanno lavorato al progetto?
9: Stefan van Berlo, Hans Zijlstra, Elisabeth Schoenemann, Morgan Douglas Nuth, Agna Maertens, Mariann Holmen, Jimmy Englund, Sue Phillips e Laura Leong.
Quanto ci avete impiegato per completare la mostra?
Il concept del progetto ha richiesto 12 mesi di lavoro, ma una volta arrivati a Chelsea lo abbiamo realizzato in appena una settimana.
Oltre alle rose Red Naomi di Porta, quali altri fiori e materiali avete utilizzato?
Sostanzialmente abbiamo usato tutti i fiori prodotti dai coltivatori del circuito di Floral Fundamentals. Ci siamo affidati ai coltivatori di piante da esterno principalmente nelle sezioni dei prati, e ai coltivatori delle serre nelle colonne alte.
Per i fiori avete utilizzato qualche tecnica particolare di design floreale?
Abbiamo prevalentemente utilizzato fiori ammassati insieme per creare un forte impatto visivo e un effetto sorpresa. Per la colonna centrale dedicata ai selfie abbiamo usato una mattonella in schiuma che è stata trapanata sulla base di una colonna realizzata in compensato marino e poi incollata a un foglio di plastica corrugata per darle stabilità.
Cosa puoi dirci delle reazioni del pubblico?
Non avete idea di quanto siano rimaste sbalordite tutte le persone che sono venute a vedere la mostra. L’evento ha registrato un’affluenza di oltre 150.000 visitatori e credo che la maggior parte di loro abbia trovato il tempo di venire a vedere il nostro lavoro. Dopo il servizio che il canale 1 della BBC ha mandato in onda su di noi sono venuti a trovarci in moltissimi, in quanto ci avevano visto in TV. È stato davvero pazzesco; si erano formate code di visitatori che aspettavano di fotografare le creazioni del nostro stand.
Abbiamo saputo che tra i visitatori del vostro stand qualcuno si è addirittura fidanzato? Cos’è successo esattamente?
Non sapevamo che volesse dichiararsi, ma improvvisamente da un lato dello stand si è radunata una folla di gente e un ragazzo si è inginocchiato e ha chiesto alla sua ragazza di sposarlo. Evidentemente lo scenario gli è piaciuto a tal punto che ha ritenuto fosse il momento giusto per chiederle la mano.
Quant’è potente l’impatto sul pubblico di una mostra come questa in termini di ispirazione per i fioristi e per l’arte floristica in generale?
I fioristi con i quali abbiamo parlato erano stupefatti. C’è stata una signora che aveva abbandonato il settore floricolo in quanto aveva perso il suo tocco magico, ma dopo aver visitato la nostra mostra ha confidato a me ed Alison Bradley che l’avevamo aiutata a ritrovare la motivazione per tornare a lavorare con i fiori. È stato un momento davvero commovente.
Il pubblico non aveva mai visto una mostra come la nostra ed era chiaramente entusiasta di poterla visitare al Chelsea Flower Show. La gente si è intrattenuta a lungo a chiacchierare con noi e posso dirti che la nostra mostra li ha davvero ispirati.
Presumo che abbia già avuto modo di lavorare con i fiori del circuito di Flora Fundamentals, ma che effetto ti ha fatto ricevere contemporaneamente da tutti i suoi membri tutti questi fiori di qualità?
Sono rimasto strabiliato da tutti i fiori che abbiamo ricevuto. Ovviamente sapevo che la qualità sarebbe stata come sempre delle migliori, ma la generosità di Porta Nova e di tutti gli altri coltivatori è stata incredibile. A dirla tutta non abbiamo dovuto sostituire pochissimi fiori. Nella colonna principale avevamo sistemato 5.000 boccioli e abbiamo dovuto sostituire solo un bocciolo di giglio, per dirti. Questo sta a dimostrare che se si utilizzano i fiori migliori, il lavoro va fatto una volta sola. Quando si dice: LA PERFEZIONE.